Simona Bertozzi (Premio Hystrio 2019 – Corpo a corpo e Premio ANCT 2019 – Associazione Nazionale Critici di Teatro) si presenta in un’inedita collaborazione con la danzatrice e performer Marta Ciappina. In questo percorso di conoscenza tra le due interpreti, si è trattato di preparare il terreno, scambiare pratiche e mappe, per trovare un respiro comune e poter transitare da una danza all’altra. Sin dall’inizio, la Bertozzi ha cercato di attribuire allo spazio delle caratteristiche ambientali che potessero generare delle visioni, mutare la densità dell’aria e generare delle inattese capacità di attraversamento. Dei modi inediti dello stare. Tutto questo affinché potessero incontrarsi in una danza sconfinata, in grado di riverberare oltre la consapevolezza del loro agire sorprendendole, quasi loro malgrado, in atteggiamenti di affezione e irresistibile risonanza. Quel che resta è l’irruenza e l’indugiare dei corpi, è il tocco senza peso: estende un vocabolario di attese e ripartenze, di geometrie reiterate, di figurine, ghiaccio, resistenza, epidermide e pupille e di ritornelli.
concept e coreografia Simona Bertozzi
danza Marta Ciappina, Simona Bertozzi
soundscape Roberto Passuti (con un estratto dal documentario Big Animals survival strategies)
light design Giuseppe Filipponio
musica Stravinsky: Diversions, Ray Chen, Timothy Young Divertimento: IV. Pas de deux, Coda Presto produzione Nexus 2021
con il contributo di MiC – Ministero della Cultura, Regione Emilia Romagna, Comune di Bologna
con il sostegno di Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni e di Fondazione CR Firenze Residenze creative
nell’ambito di Residenze per artisti nei Territori a cura di Masque teatro, Artists in ResidenSì Bologna
in collaborazione con Dialoghi – Residenze delle Arti Performative a Villa Manin 2021, CSS Teatro stabile di innovazione del FVG, AlmaStudios Bologna
Evento promosso da Dance Card. Posti limitati
DURATA 45 minuti
INGRESSO 12/10€
La danza che dis-chiude
Romaeuropa Festival, nella sezione Dancing Days, ha portato in scena una performance di rara bellezza, dove l’intenzionalità motoria si fa spazio: ritmi allusivi flettono i corpi, lo spirito diventa materia, la presenza torna a essere co-presenza. Un duo sorprendente, tecnicamente impeccabile, innovativo sul piano delle scelte coreiche e visive.
PERSINSALA Recensione di Gianluca Valle