Grazie alla mediazione di Giulio Sonno, abbiamo avviato un percorso con altre due realtà artistiche e curatoriali, che pur nelle diversità, condividono con noi una serie di intenti: Teatri di Vetro di Triangolo Scaleno di Roma e Altofest di Teatringestazione di Napoli, per co-creare delle pratiche condivise, concentrandosi sul processo come principio di confronto poetico, al fine di generare trame e relazioni inedite. Durante il Festival ci sarà modo di fare la conoscenza con queste due realtà nella sezione Laterale.
Sono cominciati quindi degli scambi online che sono poi culminati in un incontro domenica 15 maggio a Milano presso LachesiLAB finalmente dal vivo.
Eravamo emozionati e curiosi, soprattutto contenti di avviarci verso qualcosa che non sappiamo cosa sarà, che ancora non ha nome. Tentare, rischiare, prendersi il tempo perché qualcosa prenda forma.
È successo, infatti, qualcosa di imprevisto: ci siamo messi “in gioco”. Giulio ci ha proposto di tirare dei fili di lana tra un punto e un altro dello spazio secondo regole precise. Così gomitoli colorati alla mano, abbiamo cominciato a creare traiettorie che hanno via via trasformato lo spazio. Nel frattempo continuavano i nostri scambi, le riflessioni, la condivisione dei desideri e delle questioni problematiche sul nostro fare. Una pratica di tramatura condivisa di immaginari politico-poetici e anche di confronto critico sulle smagliature del sistema teatrale. La costruzione ci ha preso la mano e questo grande reticolo ha cominciato ad ambire verso l’alto con temerari tentativi di gettare il gomitolo attraverso tubi e americane sul soffitto. È stato bellissimo costruire e anche disfare, forse disfare ancora di più.
Essere è tessere era il titolo di una mostra dedicata all’artista Maria Lai.
to be continued…
Rileggi le altre puntate:
Puntata I – Il non sapere e una casa
Puntata II – Piccola grande ri-vo-lu-zio-ne: sei occhi vedono meglio di quattro