EXTRADANAE

sezione del festival dedicata alla formazione

EXTRADANAE, sezione del festival dedicata alla formazione, incrocia quest’anno Scholé, una serie di proposte di studio sul corpo ideato dal Teatro delle Moire, e Radical Dance, il focus internazionale dedicato alla scena contemporanea svizzera al femminile, portando due workshop di due artiste radicali: Silvia Rampelli e Yasmine Hugonnet.

Sabato 14.10 dalle 15 alle 19
Domenica 15.10 dalle 10 alle 14

LachesiLAB, Via Porpora 43/47

SILVIA RAMPELLI

Dinamiche dell'atto

Coreografa già nota al Festival, Silvia Rampelli è attiva nella creazione e in ambito teorico e formativo, fondatrice nel 2002 di Habillé d’eau, progetto di ricerca performativa indipendente. Il laboratorio è orientato alla pratica dei fondamenti: materia, tempo, spazio, all’esercizio e all’osservazione di ciò che dinamicamente partecipa dell’atto performativo. Tematizza l’emergere dell’esperienza del corpo, il suo articolarsi in presenza e in danza. La percezione è il principio: nella dimensione del percepire e dell’essere percepiti avvicina l’origine della dialettica identità-alterità.

Il workshop è inserito nel programma di Scholé, progetto  ideato dal Teatro delle Moire, che ha preso avvio nel febbraio 2023. Una serie di proposte di studio sul corpo, a cadenza mensile, a cura di ricercatori e ricercatrici, che accanto alla dimensione pratica hanno sviluppato anche una dimensione teorica e/o filosofica.
Nel 2023 Scholé ha accolto i workshop a cura di: Giovanni Campo, Cinzia Delorenzi, Francesca Proia, Silvia Rampelli.
Nel 2024 si prevede la presenza come docenti di: Alessandra Cristiani, Chiara Bersani, Cinzia Delorenzi, Francesca Proia, Silvia Rampelli.

dal 23 al 26.10 dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 17

laboratorio con gli studenti della Civica Scuola Paolo Grassi

YASMINE HUGONNET

Empathic Chamber #0.3

Un workshop di Yasmine Hugonnet, realizzato in collaborazione con la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi. Yasmine Hugonnet, presenta il workshop dal titolo Empathic Chamber #0.3, orientato alla creazione di una nuova pratica. Si tratta della composizione di due presenze distinte: una persona che si immerge nell’avventura del gesto per generare il movimento e un’altra persona, un “doppio” che può muoversi tra osservazione a distanza, imitazione fedele o furto vivace e irriverente delle esperienze dell’altro. Il laboratorio vede la collaborazione della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi con il coinvolgimento della classe dell’ultimo anno del corso accademico di danza contemporanea coordinato da Marinella Guatterini e ne verrà presentato un esito performativo durante il Festival.